domenica 28 novembre 2010

agli amici stranieri

agli amici che mi leggano dall'estero mando un grande saluto con il video delle 5 terre Italia Liguria 
                                      ciao nonna alba 

Da La Spezia a Monterosso, per Porto Venere, costeggiando le cinque terre.

poliziotti in sciopero


                                                 Poliziotti in sciopero
Il 13Dicembre il Sindacato Autonomo Polizia scenderà in piazza.
Io questo lo considero veramente un paradosso all'Italiana
Persone mal pagate, con un lavoro ingrato,che sono obbligate per
legge a mantenere l'ordine pubblico, a disperdere dimostranti come
gli universitari, che nei giorni scorsi hanno occupato i monumenti
simbolo d'Italia come il Colosseo, la torre di Pisa, contro una legge
che colpisce migliaia di persone.
Magari tra gli studenti vi erano i figli di poliziotti,che con denti
stretti gli mantengono agli studi,trovarsi padre figlio in barricate
opposte ma idealmente vicino a loro,
Chi manterrà l'ordine pubblico il 13dicembre?
Studenti,precari,operai della FIOM,disoccupati,pensionati,
poliziotti, l'esercito degli scontenti,
Che sicuramente fossero loro alla camera non darebbero
il voto alla camera, il voto di fiducia del 14dicembre
Così si andrebbe alle votazioni.
Mandando a casa questo governo, almeno avremo la libertà
di espressione sia parlata,che in carta stampata,non saremo
più costretti a vivere di illusioni

lunedì 22 novembre 2010

Notti di Genova

scritto da Petrarca nel 1353 in una sua visita aGENOVA



“Vedrai una città regale, addossata ad una collinaalpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”. Così Francesco Petrarca scriveva diGenova nel 1358, asserendogli per la prima volta l’aggettivazione di “Suberba” con cui è da allora identificata. Con un carattere riservato volto a conservare e a valorizzare un ricco patrimonio culturale e artistico, Genova parla di sè e della sua storia attraverso le facciate dei suoi imponenti palazzi, delle sue antiche chiese, tra i vicoli nascosti alla luce e nei quartieri dove il passare del tempo non riesce a scalfire quel che l’uomo ha lasciato di sè. Protesa sin dal passato verso la conquista dei traguardi più lontani, è una porta affacciata sul mare che racchiude al suo interno tesori e ricchezze che raccontano d’arte, di società e di uomini che hanno contribuito a delineare il suo destino, il destino di una città che quel che non possiede non ostenta e che se riceve non accetta senza ricambiare. Sviluppata attorno all’antico approdo portuale, Genova esibisce il moderno assetto urbanistico della grande metropoli che custodisce nel suo cuore la rinnovata bellezza di uno dei più interessanti patrimoni architettonici d’Europa. Seducente negli scorci tra mare e terra, nelle rocce a picco sull’acqua e nei colori delle sue verdi colline, Genova offre numerose opportunità turistiche o di semplice svago grazie alla presenza di spazi appositamente creati per ospitare iniziative culturali, e congressuali, stagioni musicali, teatrali, operistiche e di balletto: importanti eventi tutti finalizzati a creare nel visitatore l’interesse di fermarsi qualche ora o qua

giovedì 18 novembre 2010


Formiche e Cicale


Da uno spunto che ho letto sulla vicenda di Franco Califano

noto come il califfo,o come il maestro, è nato su un aereo
che volava sui cieli della Libia nel 1938allora era italiana.
É venuto alla cronaca in questi giorni perché chiede
l'applicazione della legge Bacchelli
(legge n440 del '8 agosto 1995)
essa prevede un contributo straordinario vitalizio a quei
cittadini che si sono distinti nel mondo della cultura, dell'arte,
dello spettacolo, e dello sport.
Dice che causa di vertebre rotte le sue condizioni sono indigenti.
Attualmente Califano ha un reddito superiore a molte famiglie,
non so cosa pensate voi pensionati ,lavoratori, cassaintegrati,
disoccupati, precari ecc....
Lui ha guadagnato miliardi, spesi con belle donne,auto di lusso,
alberghi ,tanto è vero che non ha mai pensato a una casa
ed ora è in affitto,non è stato certamente una formica .
Vorrei vedere io semplice pensionata che mi rivolgessi all'INPS
per chiedere aiuto.
Sento già la risata ! Che vuole quella!
Certo io non sono Califano lui grande cicala che ha cantato vendendo la sua voce ,
io sono una formica che con i calli nelle mani ha versato i contributi per pensare al suo domani.
Tu cicala non hai vergogna ne amor proprio.
Hai cantato ? Adesso Balla.........
Chiedo scusa alla favola antica
Se non mi piace l'avara formica
io sto con la cicala
che il più bel canto non vende …...regala


tu hai regalato la tua voce, la tua vita, sei causa del
tuo male piangi te

sabato 13 novembre 2010


LEGGETE CON ATTENZIONE L'ARTICOLO SOTTO E' IMPORTANTE PER LE FUTURE PENSIONI...

INPS, E' UFFICIALE: I precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la rivolta - Fonte Contintasca


La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha gaqrantita. Perchè l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza Antonio Mastropasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perchè l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri la voratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremo un sommovimento sociale".

Entrage scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe bdovuta essere quella che l'inps ivierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale.
Per verificare, cioè i contributi che risultano versati.

La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoraqtore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mostropasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboraqtori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissiro a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.

I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'Inps gli "imprenditori" di loro stessi" create dalla politiche neoliberiste, non aranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perch+ l'INPS possa pagare bla pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinasti la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinasto riuscirà, nella sua carriera lavorativa, non perdere neppure un anno di contribuzione.

L'unico sistema che l'Inps ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che il loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.

Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se peagiamo adesso, forse abbiamo ancora speranza di una pensione min

venerdì 12 novembre 2010

mobilitazione nazionale per la cultura

Per solidarietà non vi sono foto


Venerdì 12novembre si è svolta la manifestazione nazionale per la cultura 

La costituzione italiana assume la cultura come valore fondamentale e impegna la 
Repubblica a promuovere lo sviluppo  Art 9
In realtà una delle grandi ricchezze del paese la vogliono far morire.
La manovra finanziaria non solo riduce i finanziamenti alla cultura ma impedisce
ai Comuni e Regioni ogni investimento culturale .
Per decreto si svuota la memoria ,l'arte,il futuro di questo paese
Pur essendo il 40%del mercato turistico.
Non possiamo accettare di diventare un paese.senza arte, senza storia, senza musica,senza teatri,
senza ricerca, di vedere ridurre ulteriormente la qualità della vita delle città.
Con le scelte del governo musei ,teatri ,istituzioni culturali sono,tutti a
prescindere dai risultati di gestione destinati a chiudere.
Per questo la giornata nazionale del 12 Novembre lotta per non spegnere le luci.
Siamo già poveri ,non impoveriamo anche il nostro futuro. 


 

martedì 9 novembre 2010

nuova povertà

Pensionati ex operaio non riescono più a pagare le bollette e a mangiare


Mancano pochi minuti alle 21quando io di ritorno dove aver accudito il mio nipotino
mi avvio a casa.
Mi incuriosisce la macchina della polizia,  scendono e fermano un uomo dal fare sospetto,
gli chiedono spiegazioni.
è stato in quel momento che si sono accorti di avere di fronte un anziano italiano con una vita da operaio alle spalle 
che stava rovistando tra le immondizie del supermercato, cercando di mettere le mani su qualcosa 
per sfamarsi.
Un uomo che la crisi economica e la pensione minima hanno costretto a perdere la sua dignità
La mia curiosità fu forte che stetti li ad ascoltare le sue parole uscivano a mala pena di bocca 
Il suo pudore e l'orgoglio di chi non vuole confessare chi vive in miseria sembrava quasi balbuziente 
Una riflessione che mi faccio i supermercati non potrebbero fare un punto di raccolta ?
Noi assistiamo alle beghe dei nostri politici mentre i nuovi poveri aumentano a vista d'occhio

domenica 7 novembre 2010

briciole di serenità per gli anziani


Se non mettessi  mai il broncio,saresti  più benvoluto, dai piccoli e dai grandi 




Se vincessi la tua curiosità e non ti immischiassi
nei fatti altrui ,saresti più rispettato e richiesto per consigli


Se non ti lamentassi tanto dei tuoi acciacchi e disturbi
dell'età saresti forse curato con più amorevolezza


Se non dessi sempre consigli non richiesti e non voluti,
saresti più ascoltato, stimato e amato



sabato 6 novembre 2010

L'amore alla terza età









Liberati dai pregiudizi secondo cui L'innamoramento e l'amore 
erano appannaggio dei giovani 
gli anziani si avventurano oggi coraggiosamente alla scoperta 
di nuovi orizzonti relativi a sentimenti, affettività, amore,e sessualità-
Il vecchio detto "gli affari di cuore non conoscono limiti "
è sempre più che attuale 
Lo dimostra l'aumento del numero di legami "sentimentali"
anche se non sempre formalizzati dal matrimonio 
o consolidati dalla convivenza.
Sono forme nuove di vivere situazioni di coppia con le quali gli 
anziani cercano di far fronte ai problemi della solitudine.
L'innamoramento anche in età "non più verde "è la ricerca del partner,
la ricerca dell'altro, non cessano mai di affascinare l'animo umano.
Il cuore non si spegne 
Arrivati alla mia età direi ai giovani ;"quanto è sbagliato pensare 
che da vecchi si smette di innamorarsi, senza sapere che si invecchia quando
non si è innamorati"
A differenza del corpo il cuore non conosce vecchiaia 
 

venerdì 5 novembre 2010

                                                    


                                                          Massime  di vita
Si vede più attraverso una lacrima che non attraverso un telescopio


Dietro l'ombra più nera si cela la luce più fulgida


Le responsabilità vengono attirate dalla spallain grado di sopportarele


Nessuno è felice se non lo pensa 


Non conta ciò che si pensa di te ma ciò che tu sei 


Buona salute e buon senso sono tra le più grandi benedizioni


Le persone che non riescono a volersi bene sono raramente disposte a perdonare;
i due fenomeni sono infatti collegati. Quando perdoniamo liberandoci della 
negatività, non solo ci scrolliamo di dosso un grande peso, ma apriamo la porta all'amore
ed è quindi naturale che fatto ciò si esclami"che liberazione 





mercoledì 3 novembre 2010

Ciao amici che mi leggete oggi facciamo un giro in città
siamo al cuore di Genova in piazza De Ferrari dove pulsa 
la vita amministrativa.
La piazza è circondata da palazzi del 500 ristrutturati nel 2004
in occasione di Genova capitale della cultura 
Tutta questa zona si è guadagnata l'onorificenza DELL'UNESCO
da qua parte la parte antica della città con i suoi Carruggi
vicoli stretti che si intarsiano tra loro e formano 
l'angiporto dove la vita si svolge per strada 
Genova è una città da scoprire non è facile al turista mordi e fuggi 
è come un scrigno le sue bellezze sono chiuse come il carattere dei genovesi 
Vista dal mare è una scenografia naturale. 
Dove una volta si scaricavano le balle si cotone oggi si trova l'acquario, 
conosciuto per essere il più grande d'Europa
al molo attraccate tanti pescherecci, Youth,
Famoso il grande ascensore che sale fino 400m dove puoi vedere la città 
dall'alto.
Genova porto di mare convive con più etnie,come è sempre stato da secoli 
   
  

lunedì 1 novembre 2010




domani


Domani
Uno scialle consunto sulle spalle curve,
la coperta sulle gambe ferme,
mani scarne faticano ad alzarsi,
carrozzine immobili allineate al muro,
occhi fissi alla porta dove credono di vedere entrare chi oggi non verrà mentre la televisione parla: non a loro E parla, parla, parla…………
Giornate eterne passate in un lampo a pensare a come sarà il domani che è già ieri.
Fuori la vita scorre,veloce, di fretta, frenetica.
Qui non c’è fretta…. si aspetta!
Si aspetta una voce, un sorriso, uno sguardo.
Si aspetta la fine!.
Chi sei?
Domani verrà mia madre e mi porterà via da qui.
La mia casa è bella, c’è tanta luce, qui è sempre buio!
Perchè mia madre non viene?
Chi sei tu?
Le mani scarne faticano ad alzarsi per fare una carezza a chi non si conosce.
Vite vissute si trascinano con piedi stanchi senza meta verso un domani che si aspetta e che verrà
puntuale con la sua fretta di sempre : un’altra notte, un altro giorno che va silenzioso verso la fine.
verso ….quel………..domani