martedì 27 dicembre 2011

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La vita

C’è un tempo
in cui non hai un attimo per analizzare gli atti,
le scelte,
assaporare le gioie,
gli avvenimenti si susseguono senza respiro,
Poi c’è un tempo ,
 il peggiore,
 in cui più nulla
 tutto scompare,
 e rimani solo,
 così….
 ad avere tanto tempo…..
e si chiama 
solitudine



sabato 10 dicembre 2011

il presepe genovese

Il presepe genovese è fra i molti delle varie città di italiani, quello che assieme al presepe napoletano gode di maggiore prestigio
vantando antiche e consolidate tradizioni, tanto da aver dato vita nel settecento ad una vera e propria scuola.
A tale scuola è attribuito notevole valore,oltre che per l'antico
radicamento sul territorio di numerose botteghe artigianali
nelle quali venivano realizzate le prime figurine per la sacra 
rappresentazione, sopratutto per le minuzie e la pregevolezza dei materiali usati(legno ceramica, ma anche la carta adoperata per
produrre raffinate  sagome )
A Genova sulle alture della città vi è il famoso presepe perpetuo
della scuola di Anton Maria  Maragliano (1664 -1739)
Il presepe è articolato su un'area di circa cento metri quadrati
raffigurante Genova antica e la sua vita quotidiana, si vedono i vicoli (caruggi) che è una fitta ragnatela di palazzi e strade dove ancora oggi formano il centro storico più grande d'Europa.
Con maestria hanno messo in evidenzia la vita contadina che si svolgeva alle mura della città.




Il significato scenografico è che hanno voluto collegare 
l'Oriente con l'Occidente in una città come Genova che molte ha mutato e molto muta ancora.


la caratteristica del santuario è che si raggiunge con una funicolare dal centro città e sale per 150m con vista panoramica   










metto un video di un canto genovese Ave Maria Zeneize cantato da soli uomini 













AVE MARIA IN ZENEISE dal gruppo di Trallalero A LANTERNA

martedì 15 novembre 2011

campagna di sensibilizzazione sugli anziani

   Lettera di una madre al proprio figlio


Se un giorno mi vedrai vecchia: se mi sporco quando
mangio e non riesco a vestirmi abbi pazienza, ricorda
il tempo il tempo che ho trascorso ad insegnatelo.


Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose  ........
non mi interrompere..... ascoltami quando eri piccolo
dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché
non ti addormentavi.


Quando non ho voglia di lavarmi  non biasimarmi e non 
farmi vergognare .......ricordati quando dovevo correrti
dietro inventando scuse perché non volevi fare il bagno


quando vedi la mia ignoranza per  nuove tecnologie,
dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel 
sorrisetto ironico ho avuto tutta la mia pazienza per 
insegnarti l'abc ho cercato di spianarti la strada.


dammi un po del tuo tempo, dammi un po della 
della tua pazienza,dammi la spalla su cui poggiare
la testa allo stesso modo in cui l'ho fatto per te 




Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni 
con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso
e l'immenso amore che ho sempre avuto




Ti amo figlio mio e ti amerò per sempre anche se mi ignori   






                                  

lunedì 14 novembre 2011

gli angeli del fango Genova

In fondo sono cambiati solo gli stivali di gomma, ieri neri e severi, oggi coloratissimi.
Non i sorrisi, non la voglia di darsi da fare sul serio,
non sono poi così tanto diversi dai loro padri che nel lontano 
9ottobre 1970si ritrovarono nelle stesse condizioni.
Già anche allora li chiamavano Angeli del fango 
ed ecco che sono tornati a distanza di 41anni 
Un Ministro li ha chiamati bamboccioni loro e li vedete nella foto( come sono ancora più belle dentro l'anima )si sono 
rimboccate le maniche 
Gli "Angeli del fango"sono diventati un sito su Facebook,
certo sono stati una sorpresa, perché nell'epoca di internet
i ragazzi tirati su con pane e computer, play station, e social network, si poteva immaginare prigionieri e scollegati dalla 
realtà.
la città li coccola e li porta nel cuore 
io scrivo questo articolo a distanza di 7giorni e la città non sembra neppure che sia stata travolta da piogge monsoniche e tropicali da piangere 6 morti, per colpa del cambiamento del clima e l'incuria dell'uomo
Essi non hanno chiesto niente a nessuno e l'esercito che si è mosso è stato di 29.440  giovani noi vecchi abbiamo tanto da imparare

Piazzale Adriatico 6 novembre 2011 - Gli angeli del fango - YouTube

Piazzale Adriatico 6 novembre 2011 - Gli angeli del fango - YouTube:

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venerdì 11 novembre 2011

mostra di Van Gogh e Gaigin a Genova



                                                            Van Gogh




Gauguin








La mostra dal titolo"Van Gogh e il viaggio di Gauguin" si apre oggi12Novembre al Palazzo Ducale di Genova
Essa è dedicata alle vittime dell'alluvione dello scorso 4Novembre e a tutti i giovani che hanno prestato la loro volontaria opera di soccorso durante i lavori per rimuovere il fango e detriti lasciati dall'inondazione
Oltre alle opere del pittore olandese in esposizione anche i capolavori di Monet, Kandiussky, Hopper, Turner, Ritko.
Per un totale di oltre 40 opere pervenute da musei di tutto il mondo 

mercoledì 2 novembre 2011

parlare della morte con i bambini

Oggi 2Novembre ricorrenza dei morti, e visto 
che il mio nipotino di 4anni e mezzo mi ha posto 
nei giorni scorsi questa domanda "Nonna che cosa è la morte?"
Credetemi ho farfugliato qualcosa ma non sono stata in grado 
di spiegarla ad un bambino perciò ho cercato aiuto in web 
da un psicoterapeuta Dott Macchi
Perché parlarne ?
Il Dott Macchi consiglia a chi se la sente di affrontare l'argomento, perché il bambino nella sua ricerca di conoscenza del mondo rivolgono anche questa domanda.
Cosa dire :
Per prima cosa di deve adeguare il livello di comunicazione 
all'età del bambino
Ad esempio i bambini fino a 3anni sono ancora troppo piccoli 
per parlare di questo tema.
Come affrontare il discorso:
Per prima cosa il genitore si deve trovare a proprio agio nel parlare di un argomento del genere.
poi portare esempi : le stagioni, i fiori ,le piante, hanno la loro vita, in casa quando si rompe qualcosa (come un piatto un vaso )
esso ha finito di vivere così avviene per noi persone.
Importante essere assicuranti dirle che la morte fa parte della vita, che i genitori per loro ci sono sempre.
Comunque io nonna mai e poi mai avrei creduto che dalla bocca di un bambino di quasi 5anni uscissero certi discorsi.
Sono proprio cambiati i bambini di oggi