martedì 24 luglio 2012

sabato 14 luglio 2012


 Boccadasse invernale che conserva ancora le tradizioni del Borgo Marinaro Ligure
Boccadasse (Boca d'aze o Boccadäse in genovese) è un antico borgo marinaro ed una zona panoramica della città di Genova; è situato all'estremo lato orientale della passeggiata di corso Italia, la promenade dei genovesi, e vi si accede da via Aurora, una tipica "creuza de mä".L'origine del nome è incerta: una delle teorie più accreditate fa derivare il nome del borgo dalla forma della piccola baia, Boccadasse è la contrazione di bocca (boca) d'asino (d'aze). Un'altra possibile origine del nome fa riferimento al torrente "asse" che un tempo scorreva dove attualmente si trova via Boccadasse e, dopo aver alimentato i lavatoi (treuggi) e la fontana, sfociava in mare dove termina via Aurora.
Punto di particolare interesse per i turisti, il borgo è racchiuso entro una stretta baia; alla sinistra di questa baia si trova il Capo Santa Chiara, con alla cima una piccola rocca; sulla riva destra sono invece tirate a secco le barche dei pescatori.
Boccadasse offre un magnifico colpo d'occhio che, nelle giornate con cielo sereno, si spinge oltre la silhouette del promontorio di Portofino.
Canta la Canzone in dialetto Genovese
STRASETTI D'ARBA (creuse d'Albaro) o anche chiamata BUCCADASE (Boccadasse)
il coro Alpino MONTE BIANCO.
Il Coro Monte Bianco nacque a Genova il 15 Ottobre 1957. Il maestro fondatore, Silvano Pittaluga, aveva "rastrellato" tutte le associazioni alpinistiche della città, per mettere insieme un gruppo di appassionati in grado d'interpretare i "canti della montagna e degli alpini", sul modello del famoso Coro S.A.T.

Boccadasse inverno 2009 a Genova (GUARDA IN HD alta definizione)

BOCCADASSE ....IL NOSTRO PRESEPE....VIVENTE...(il borgo marinaro di Ge...

venerdì 6 luglio 2012

I meteorologici mi hanno incuriosito con i nomi della me-teologia greca, Scipione, Caronte,ora Minosse, ma chi sono ?
Io che non so niente di questo mi ha incuriosita talmente tanto
che sono andata a leggere, e non credo che tutti sappiano chi sono.
Questo è quello che ho preso in web
I meteorologici hanno deciso di ispirarsi alla mitologia greca
per dare un nome alle ondate di calore che si riversano sull'Italia.
E a segnare l'inizio rovente di questo luglio è Minosse re
di Creta figlio di Zeus e marito Pasifac
Sconfitti gli ateniesi, Minosse chiese ad essi un tributo
la consegna ogni anno di sette fanciulli e sette fanciulle,
che venivano date in pasto al Minotauro.
Tale sacrificio cessò solo grazie all'intervento di Teseo, che con l'aiuto di Arianna riuscì ad uccidere il Minotauro.
Secondo il mito Minosse fu ucciso in una vasca da bagno  in 
Sicilia, nella biblioteca storica che narra come la sua leggendaria tomba si trovasse al di sotto di un tempio
di Afrodite.
Nella Divina Commedia di Dante Alighieri Minosse era il giudice infernale che giudicava i dannati che gli paravano 
davanti.
Il re li avvolgeva con la sua coda tante volte quanto erano i "gironi "attraverso i quali i dannati dovevano scendere 
per ricevere la punizione

Sono stata la mamma di mia madre



Essere figli di una madre che soffre di problemi mentali
significa dover svolgere anche la funzione di genitore.
Un 'infanzia strappata dal dolore vissuto dalla persona 
che ti ha dato la vita.
Avevo 10anni che ho vissuto il suicidio di mia madre, 
questo oltre alla povertà e alla mancanza di una casa,
da li la mia vita cambiò, divenni adulta tutto ad un tratto,
vivevo di paura, non la lasciavo mai sola, non volevo che lei mi lasciasse, era la mia mamma anche se ammalata.
Ho cominciato presto a sostituirmi a lei facendo io i lavori di casa e preparare il pranzo e la cena,certo come ero capace ma almeno qualcosa sotto i denti si metteva.
Tutto questo mentre lei giaceva in un letto gridando per le sue allucinazioni.
A volte ero frustrata per la vita che ero costretta a sopportare, a volte mi vergognavo.
Questo non mi impediva di amarla e tenerla tra le braccia
quei pochi momenti di tranquillità.
Io devo molto a mio padre che un giorno mi disse "tu ora hai 18anni e hai già fatto molto per la mamma,fatti la tua vita "
Entrai a lavorare in ospedale ormai ero abituata a stare con gli ammalati, però la mia mamma non lo mai abbandonata.
Oggi che sono anziana e nonna sono felice della mia vita essa è stata una grande maestra, perché è nella sofferenza che si cresce, ed questo mi è servito in un altro momento molto buio della mia vita