sabato 29 settembre 2012

Dal mio amico Riccardo una poesia dedicata alla mamma
MAMMA
Con gli occhi pregni di luminosi ricordi,
rivedo i verdi prati della mia infanzia.
Riscopro immagini fatate.
Miracoli quotidiani, il pane bianco,
sfornato tutti i giorni,
il cambiar delle stagioni,
il variare dei colori.
Gli oggetti a me cari,
risento ogni alito del tempo,
ogni cena consumata.
Le tue mani Mamma,
tese per placare le mie paure.
Mi ricordo di quei verdi prati,
dove molte pagine ho scritto.
Ma ancor più sono quelle,
che ho lasciato in bianco.

sognate ad occhi aperti le bellezze che vi mostro a 360g

Palazzo San Giorgio, Genova, Virtual Tour Foto 360 HvW

venerdì 21 settembre 2012


Una forma di volontariato che non tutti conoscono, pur esistendo da tempo, ma che è davvero una bella realtà che merita di essere portata in rilievo.
  Di Ilaria - Staff di Amando.it
Un grosso naso rosso, vestiti colorati, un sorriso sempre pronto ad essere donato e si parte. Comincia il giro tra le corsie, con allegria ma rispetto per chi lì davvero non si diverte. Se senti bussare alla porta e scorgi un buffo viso che chiede permesso, fallo entrare e avrai qualche minuto di chiacchiere, sorrisi e affetto.

Clown in corsia significa cercare di portare un po' di sollievo a chi non sta bene ed è in ospedale, ironizzando su se stessi e vestendosi in modo bizzarro, a volte serve davvero a lasciar cadere i muri e i preconcetti e a concedersi qualche attimo di pace. Clown e degenti, degli “estranei amici”, che entrano in contatto liberando una forza che è più grande di qualsiasi medicina: la forza del sorriso, della positività, dell'ottimismo, del volercela fare.

La Terapia del Sorriso non è un farmaco, non si prende in pillole né in gocce al posto delle medicine, ma ha un gusto dolce che se si assapora una volta si desidera ancora e ancora.

Di cosa sto parlando? Sono parole a caso? No, affatto! Cerchiamo di capire meglio.

Clown in corsia
Patch Adams e la Terapia del Sorriso

La Terapia del Sorriso, o clownterapia, è quella che il dottor Hunter Doherty Adams ha “inventato”.
Hunter nasce a Washington nel 1945, dove vive con la madre e il fratello, mentre il padre è impegnato nella guerra. La figura maschile assente lo fa crescere comunque molto attaccato ai sentimenti e alla famiglia. Quando il padre muore di infarto lui ha solo 16 anni e la sua stranezza e originalità latenti scoppiano fuori. Da sempre studente molto interessato nella scienza, chimica e medicina, diventa un adolescente ribelle, che va contro le cieche imposizioni di religione e stato ed è attratto da ciò che non conosce, dalla natura dell'uomo. Purtroppo la vita non è affatto delicata con Hunter ed il suo equilibrio già precario si frantuma con una personale malattia mal curata ed il suicidio dello zio che gli stava facendo da padre sostitutivo. Il giovane è allo sbando, cerca più volte di metter fine alla sua vita, ma non vi riesce, chiede allora di essere ricoverato in una clinica psichiatrica ed è questo il suo reale punto di svolta.
Il questo luogo di “matti”, Hunter capisce che la pazzia è spesso la reazione dell'uomo alle brutture del mondo e che il guaio più grosso è perdere di vista cos'è l'amore e ritrovarsi immersi nella solitudine. Hunter non è solo, ha chi gli vuole bene e, aiutando gli altri suoi compagni di clinica, si rende conto che l'amicizia, l'ironia e la condivisione possono spesso far guarire mettendo una “patch”, una pezza, a quello che non va.
E così Patch Adams riprende il giusto coraggio e fiducia nella vita, esce dalla clinica e si iscrive a medicina, dove riprende le sue ricerche sulla natura umana e scardina qualsiasi regola e preconcetto di disciplina e ordine medico, andando già dal primo anno di corso a trovare i malati, soprattutto terminali o bambini gravi, quando si potrebbe solo dal terzo anno. Porta loro allegria, facendo cose buffe, facendoli ridere per “migliorare la loro qualità di vita o, se questo non è possibile, per lo meno facilitare una migliore qualità di morte”.
Questo atteggiamento lo porta ad avere guai, viene accusato di “troppa allegria”, ma Patch vince la sua causa, termina gli studi e diventa medico. Decide poi di aprire il Geshundheit Institute, una clinica gratuita per i malati che non possono permettersi di pagare le cure necessarie al loro benessere, aiutato da medici ed infermieri volontari e che ammirano il suo modo di agire. Purtroppo questa geniale realtà si scontra con gli interessi economici del mondo in cui si trova e deve avere una fine. Non ha ancora avuto fine l'insegnamento di Patch a livello umano e la sua Terapia del Sorriso si diffonde per tutto il Pianeta ogni giorno di più.

Cosa sono i clown in corsia
Se per Patch Adams il divertimento è l'antidoto a tutti i mali, anche la chimica lo conferma: ridendo si producono endorfine, si riattiva la circolazione, si ossigena il sangue, è una cascata di effetti benefici che parte da un gesto semplicissimo e liberatorio.
Seguendo le orme di Patch, si sono create moltissime associazioni di volontariato in tutto il mondo: persone che hanno voglia di fare del bene, di portare un po' di gioia, che si vestono da simpatici clown con un camice da finti dottori, un naso rosso e un po' di trucco e vanno per le corsie degli ospedali a trovare gli ammalati. La loro funzione è semplice e complessa allo stesso tempo: c'è chi li accoglie a braccia aperte e si lascia andare a risate e lunghe chiacchierate, ma anche chi non li accetta e, in questo caso, va rispettato il rifiuto.
Oltre alle visite in ospedale, anche in reparti delicati come oncologia o neurologia, i clown del sorriso promuovono diverse iniziative benefiche: raccolgono fondi da devolvere a chi ne ha bisogno, organizzano giornate per disabili o ragazzi di istituti psichiatrici, sono di supporto a varie manifestazioni per bambini ed adulti a livello cittadino o provinciale. Ad esempio in seguito al recente terremoto in Emilia, un gruppo locale clown della CRI è andato in giro per i campi di sfollati a strappare un sorriso alle molte persone alloggiate sotto i tendoni: a volte un sorriso permette poi di lasciarsi andare e sfogarsi, buttare fuori le proprie paure e i propri fardelli, per ritrovarsi almeno un po' più leggeri.

Clown in corsia
Come si diventa clown del sorriso
I clown volontari non sono necessariamente reali dottori, ma gente comune, che fa qualsiasi lavoro, ragazzi e meno giovani, uomini e donne, non c'è differenza.
Spesso c'è un corso di preparazione da seguire, prima di poter entrare in azione. La volontà di portare il proprio aiuto sicuramente c'è, ma non sempre si è pronti ad entrare a diretto contatto con realtà di malattie a volte gravi, ci si può trovare in difficoltà e non riuscire a gestire la situazione: meglio allora conoscere quello a cui si va incontro e avere la guida di chi clown lo è già da tempo.
Se si è interessati ci si può informare presso le associazioni di volontariato della propria zona, magari chiedendo in Comune o in ospedale, dove sicuramente i clown volontari sono conosciuti e spesso davvero ben voluti.
Attraverso queste associazioni locali spesso c'è anche la possibilità di scrivere a Patch Adams, che risponde personalmente a tutte le lettere, e anche di conoscerlo di persona durante uno dei suoi viaggi in Italia che fa per tenere conferenze

giovedì 13 settembre 2012


Gli affezionati l'avranno già comprata, per gli altri, se siete ancora indecisi, la trovate in tutte le cartolerie e negozi di libri
E sono passati ben 35 anni dalla pubblicazione della prima 'Smemo'. Nata quasi per gioco e rivelatasi un vero successo. L'agenda e diario più nota è certamente la Smemoranda che ormai raccoglie da diversi anni collaborazioni decisamente importanti, non solo comici ma anche cantanti, attori, artisti e scienziati perché non è poi solo un diario, ma anche un libro, insomma non è più il caso di definirla una semplice agenda. E per questo anniversario è anche stata creata une edizione limitata per celebrare l'evento ma anche per celebrare un vero record.

Smemoranda 2013
Il tema di quest'anno è certamente vicino ai giovani, ma non solo, si parla di amici, FRIENDS. L'amicizia è uno di quei valori che va al di là di molte cose, supera diversità e distanza, il tempo e riesce ad unire per sempre. Gli amici veri e ce ne sono pochi, sono quelli che condividono e non solo sui social network, forse è anche la volontà di non usare solamente il mezzo elettronico, ma di riscoprire o di mantenere questa tradizione 'cartacea'. Come ogni anno trovate la versione 16 mesi oppure la versione 12 mesi e poi l'edizione limitata che mantiene però gli stessi contenuti.

Smemo 16 mesi 

La versione dell'agenda 16 mesi con la storica introduzione di Gino & Michele e con un argomento per ogni giorno della settimana è quella che contiene i contributi dei molti amici che in tutti questi anni continuano ad aggiungersi alla schiera di chi ha messo un suo contributo alla smemo:
Lunedì: Prof&Stud! Con una raccolta di strafalcioni e le note di classe assurde e divertenti
Martedì: Lo sai? Gestito da skuola.net che racconta in un modo diverso le materie scolastiche.
Mercoledì: Comici! Con le migliori battute.
Giovedì: Smemo Box con suggerimenti e consigli per cavarsela da soli.
Venerdì: libri, musica, film, canzoni che parlano dell'amicizia.
Sabato: Music! Con le migliori playlist.
Domenica: Smile! Con le vignette dei disegnatori Smemo.

Smemoranda 2013
Smemo 12 mesiVisto l'avvicinarsi della fatidica data della fine del mondo perché non parlarne nell'agenda 12 mesi? E perché non chiederlo a qualcuno che di universo se ne intende? Così è stato chiesto ma Margherita Hacke Viviano Domenici di scrivere uno dei racconti (uno per ogni mese) che illustreranno di volta in volta diversi temi. Ovviamente la scienziata e il giornalista scientifico hanno trattato questo argomento e il racconta ha un titolo decisamente esplicativo: 'Cosa succederà nel 2012: nulla!'. Avrete quindi una raccolta di racconti, un libro su cui poter segnare anche i vostri impegni ed appuntamenti.

Smemoranda 2013
Versione in edizione limitata
Diciamo che non è una edizione diversa, ma la Smemo è sempre quella, avrete però modo, sempre ce ne siano ancora, di acquistare una versione limitata dalla copertina speciale, in fucsia-rosso e in grigio nero che ha una lavorazione a rilievo e in colore a contrasto, segnalibro ed elastico di chiusura con al scritta personalizzata.
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Settembre si riaprono le scuole, quindi di nuovo tutti i classe, bambini più o meno grandi nuovamente chiusi per buona parte della giornata in un'aula.
Si ritorna allo studio e alla vita quotidiana scolastica, ma purtroppo ricompare uno dei problemi più fastidiosi e pruriginosi che ci possa essere, i pidocchi.
Se siete come me che anche solo nominarli vi gratta la testa, e se avete in casa bambini o ragazzi in età scolare sino agli 11-12 anni, è meglio innanzitutto agire preventivamente e se poi purtroppo i pidocchi arrivano lo stesso ecco qualche suggerimento pratico su come comportarsi.

Pidocchi prevenzione cura
Cosa sono i pidocchi?

I pidocchi o meglio i pediculosis capitis sono dei piccoli parassiti (non volano, ricordatevelo) che si nutrono di sangue umano, sono lunghi dai 2 ai 4 mm dal colore biancastro ma anche bruno e si agganciano con le apposite zampette, fermamente ai capelli. La loro vita è di 30 giorni in condizioni favorevoli (sulla testa e succhiando il sangue!), altrimenti muoiono dopo un giorno o al massimo due. Peròla femmina produce moltissime uova (circa 300) ovvero una riproduzione definibile infestante se rimane attiva.
Il contagio avviene per contatto diretto o anche per contatto indiretto (il pidocchio si deposita su oggetti e si trasferisce successivamente). Bisogna quindi eliminarli alle prime avvisaglie.

Pidocchi prevenzione cura
Prevenzione

Come primissima indicazione evitate l'uso degli antiparassitari dedicati come azione preventiva, sono inutili e in caso di eventuale successivo contagio, avrebbero meno effetto.
Cercate di mantenere i capelli corti ai vostri bambini e se alle bambine proprio non volete tagliarli, fate in modo che durante le ore scolastiche li mantengano legati in trecce, treccine o chignon che risultano meno 'volatili' e non vengano così facilmente in contatto con gli altri bambini
Spiegate come avviene il contagio ai vostri figli o fratelli rendendoli così consapevoli e suggerendogli quindi un comportamento adatto a ridurre lo scambio diretto: non scambiare mollette, fasce, cappelli o foulard, spazzole o pettini o qualsiasi cosa che entra in contatto con i capelli.
In famiglia non scambiate asciugamani, cuscini, vestiti e le cose che entrano in contatto con i capelli con altri membri della famiglia, ma riservate a ognuno le proprie cose.
Controllate ogni 2 giorni i capelli e se ci sono pidocchi o uova passate alle cure ma, se avete qualche dubbio, rivolgetevi immediatamente al vostro medico che provvederà a verificare se si tratta di pidocchi o no.

Pidocchi prevenzione cura
Cure personali

In caso di presenza di pidocchi passare all'uso di antiparassitari specifici: shampoo, gel, spume, verificate con il farmacista se eliminano anche le uova, meglio prendere un prodotto che debelli sia i pidocchi che le uova e seguite attentamente le istruzioni, spesso viene comunque richiesto una ripetizione del trattamento dopo una settimana per eliminare qualsiasi residuo.
Un valido aiuto è anche quella della rimozione manuale aiutandosi con un pettinino finissimo (lo trovate anche al supermercato) e dei guanti, sarà magari dolorosa ma molto utile.
Ultimamente esistono anche farmaci via orale, devono però essere prescritti dal medico, verificatene con lui la necessità oppure no.

Pidocchi prevenzione cura
Cure generali

Grandi pulizie! Lavate a 60° tutte le cose entrate in contatto con chi ha i pidocchi (lenzuola, federe, asciugamani) quelle non possibili fatele lavare a secco oppure i pidocchi soffrono molto il freddo, se avete un grande freezer, basta una notte nel congelatore.
La pulizia vale anche per gli oggetti: giocattoli, spazzole o pettini, peluche. Se non volete o non riuscite a pulirli subito, metteteli in 'quarantena' in un sacco di plastica per un paio di settimane e poi procedete comunque con una sciacquatura.
Pulite anche per bene con aspirapolvere o con il 100°, se lo avete disponibile. la cameretta di vostro figlio.

Ultime note:
  • anche se i vostri bambini hanno i capelli puliti, non sono immuni dal prendere i pidocchi
  • non è un dramma, purtroppo può succedere, avvisate immediatamente la scuola che abitualmente farà una disinfestazione per evitare ulteriori contagi
  • se voi mamme non volete tagliarvi i capelli, sappiate che con le tinte o i colpi di sole i pidocchi muoiono, quindi potete usare quello come 'metodo' di disinfestazione
  • l'unico aiuto 'fai da te', ma come coadiuvante è quello di usare acqua e aceto per risciacquare i cape

martedì 4 settembre 2012

Da una amica che vive in Svezia ed è di origine italiane di cui tiene un blog fa il confronto
con la nostra scuola elementare e la loro

lunedì 3 settembre 2012

il mese di Agosto ho scoperto senza tanta fatica
le terme di Acquasanta a pochi km da Genova,
raggiungibile comodamente con un treno che impiega
le terme
30minuti dalla stazione.
Scesa dalla piccola stazione, mi son guardata attorno
il panorama era selvaggio, quello dei boschi assettati
dalla calura, mi sembrava di essere nel far West
tutto era giallo erba e foglie  bruciate dal sole.
Vedo una scritta ancora su un palo di legno che indica 
Acquasanta,
Monastero Acquasanta                       
scendo una scala di legno molto ripida per trovarmi nel
grande piazzale del Santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta.
Entro un buio mi avvolge l'unica luce era dalle finestre quasi a livello dell'immensa cupola
Il paesino si presenta in una stretta vallata, molto ridente e immerso nel verde.
vedo nel greto del torrente una cappelletta dove esce acqua solfurea.
Finalmente le terme !!!!!!!!!!!!!!!
Non vedevo l'ora di andare a bagno,
la sorgente delle fonti solfuree è antica
le prime notizie scritte si hanno nel 1465
Le terme furono costruite nel 1830
solo le guerre interruppero lo svolgimento
Finalmente il 24 Gennaio2012si  riaprono
molti dei miei concittadini non sanno neppure che esistono  
per questo ho fatto un post
sono state le ferie più belle 

domenica 2 settembre 2012

con questo buon giorno ritorno alla mia scrivania dopo 1 mese di ferie,ho tante cose da raccontare e poco alla volta ve le dirò