giovedì 27 dicembre 2012

palazzo Tursi municipio di Genova

strada cinquecentesca via Garibaldi con grandi edifici che sono
gioielli di opere d'arti,tanto da meritare il titolo"Patrimonio dell'umanità"
Ieri ho ascolta nella sala delle rappresentanze canzoni natalizie del 1500 fino ai giorni nostri in dialetto genovese, per capire le foto iniazire dal fondo sono i gioielli genovesi

lunedì 24 dicembre 2012

Penso di fare cosa gradita al mio amico Riccardo pubblicare il suo commento 
                                               Oggi è Natale
Che vi devo dire ?Sono passati tanti anni da quando mi alzavo 
al mattino correndo verso il grande ramo di cedro del Libano
con il batticuore

oggi per molti è un giorno come altri una bottiglia di vino,tanti cibi esotici canti e tombolate a iosa, ma per me non è così.


Quando ero piccolo non trovavo molti regali sotto l'albero,a quel tempo oltre le palline colorate,quando c'erano le cose più belle erano i profumati mandarini, o fichi secchi.


In famiglia, ed era solo mio padre che tirava il carretto perciò 
tutto quello che veniva donato lo ricevevo come fosse il più bel dono del mondo.

Ricordo la felicità quando ricevetti il trenino di latta che 
funzionava  a molla, un metro di binario e un tunnel pure lui di latta colorata.

Un amico di Milano che veniva in vacanza nella grande villa
vicino a casa mia, aveva già un trenino elettrico con un plastico
enorme 

Ma in casa anche se i miei genitori non erano molto religiosi
e quel grande ramo di cedro che veniva montato accanto al presepe creava la sacralità del momento, e io ero felice.

Era l'epoca in cui la carne si mangiava solo alla domenica,
ed il pollo era solo per i benestanti,ma noi fortunatamente 
avevamo la stalla piena di ogni tipo di animali da cortile.

ora mi piace ricordare il Santo Natale, come una pausa alla 
ferocia di questo mondo tormentato da ogni genere di brutture,
e speriamo che tutti si fermano rimandano le liti a dopo l'epifania, e perché no trovando un accordo amichevole per vivere in pace per sempre.

Vorrei anche che si cercasse di eliminare questo uso consumistico del Natale, con lo spreco portato all'estremo,
babbi natali dappertutto, mentre io da bambino lo immaginavo 
solitario o con la sua slitta e le renne.

Ricordo che da piccolo non aspettavo lui ma Gesù Bambino


Un giorno a scuola un bambino più grande mi svelò l'arcano,
fu la perdita  di un sogno, il primo perchè di sogni ne persi tanti

Eh si!" Punta rei" diceva Eraclito aveva ragione , non resta che ricordare le cose che fanno parte della nostra vita 

                                             RICCARDO


giovedì 13 dicembre 2012

Buon Natale nella crisi? Che i potenti diano esempio

C'è aria di Natale.
Si è proprio aria di Natale,nonostante la crisi,questa è aria 
inconfondibile è quella natalizia, fatta di tante lucine colorate 
alcune accese un po troppo precocemente, odore di caldarroste,
di guanti di lana, di alberi spogli, di strade gelate.
E quasi Natale negozi che non fanno quasi mai il pieno
di clienti è comunque Natale o quasi.
Sarà Natale anche quest'anno con un albero un po più vuoto
sotto, dove metti i regali.
Non è questo che ci preoccupa, quello che fa stringere un po il cuore è la mancanza di luce in fondo al tunnel
nonostante le numerose dichiarazioni di  Monti sulla fine della
crisi economica, le persone iniziano davvero a perdere fiducia 
o ancora peggio la speranza.
Nella vita di tutti i giorni vi sono le scadenze delle bollette,
dell'affitto o del mutuo, sono diventati incubi le spese quotidiane.
la gente è stanca di combattere per" sopravvivere" perché
ormai di questo si parla per migliaia di persone.

Dov'è l'esempio di chi siede in Parlamento?
Stipendi, pensioni,vitalizi d'oro, per tutti
Noi siamo sfruttati spremuti come dei limoni.
Per superare la crisi ci vuole volontà ma è difficile 
quando il governo e le forze politiche sembrano essere 
sordi alla voce di chi lotta ogni giorno per rimanere vivo
"sano"di mente.
Per Natale date l'esempio è ora più che mai doveroso
da parte di chi siede nelle poltrone del potere


mercoledì 12 dicembre 2012

da colorare e stampare per i vostri piccini 

MARTEDÌ 1 NOVEMBRE 2011

Perché il Natale di Gesù si festeggia il 25 Dicembre?


Il Natale di Gesù si festeggia il 25 Dicembre a partire dal 336. Le sue origini si perdono molto più lontano nel tempo e ci conducono alle antichissime celebrazioni legate al solstizio d'inverno che cade il 21-22 dicembre. E' questo il momento in cui le giornate cominciano ad allungarsi e il Sole "rinasce" per mantenersi sempre più a lungo nel cielo.

I romani celebravano la festa per onorare Saturno, dio dell'agricoltura e per chiedergli un buon raccolto. Già allora erano vive alcune caratteristiche della festività che si sono mantenute fino ad oggi: durante i Saturnali, infatti, si dava volentieri fondo alle scorte invernali (il Sole rinato, anche se ancora lontano dal raggiungere il suo splendore, era pur sempre il segno di un approssimarsi della Primavera, portatrice di nuovi frutti e nuovi cibi), ed amici e parenti si scambiavano ricchi doni.

Le stesse manifestazioni di gioia e di allegria erano comuni a tutto il bacino del Mediterraneo: in Egitto, ad esempio, si celebrava la nascita del dio solare Horus, figlio di Osiride; in Grecia si festeggiava quella di Dionisio. Nei paesi scandinavi, il 25 dicembre ricordava la venuta al mondo di Frey, figlio di Odino e di Friggia.

Venne poi il Cristianesimo, e la commemorazione del Natale cadde prima il 25 aprile, poi il 24 giugno e ancora il 6 gennaio. Ma i primi padri della Chiesa furono presto turbati dal fatto che le antiche feste pagane continuavano a sopravvivere e mantenevano tutto il loro fascino tra il popolo. Per questo, decisero di renderle cristiane e nel 336, spostarono la data della nascita di Cristo al 25 dicembre, in modo che l'antico onore reso al dio pagano passasse al nuovo vero Dio.

La tattica adottata si rivelò saggia, anche se non mancarono nei primi tempi difficoltà. Spesso, infatti, S.Agostino ripetè ai fratelli cristiani:-Ricordatevi che festeggiamo questo giorno, non per la nascita del Sole, ma per onorare Colui che lo ha creato.

sabato 8 dicembre 2012

Sta facendo eco una letterina di una bimba genovese a babbo natale.

nella scuola primaria la maestra dice scrivete una letterina a babbo natale.lei prende la penna e decisa scrive : ti prego fa che il mio papà trovi lavoro, non ride più, e io sono tanto triste  di vederlo serio.
Dovete sapere che il papà è uno di quei 80 operai della centrale del latte, di cui la Parmalat ha deciso di chiudere, facendo un danno a i suoi lavoratori e tutte le valle dell'entroterra dove raccoglieva il latte.
Il Natale gioia dei bimbi viene rovinato da noi adulti, e loro non hanno diritto di piangere  

venerdì 7 dicembre 2012

CINQUE TERRE - IL PRESEPE LUMINOSO DI MANAROLA


Il Presepe luminoso di Manarola0


Oltre duecentocinquanta sagome a grandezza naturale di contadini, pastori, pecorelle e pesci, quindicimila lampadine, sette chilometri di cavo elettrico, quattromila metri quadrati di estensione. Questi i numeri del più grande presepe illuminato del mondo che, durante le festività natalizie, accende di luci colorate un’intera collina in provincia di La Spezia. Ma se questi sono appunto giusto dei numeri, per venire ad apprezzare la dolcezza e la poesia di questo incanto luminoso bisogna venire fin qui tra i vigneti di Manarola, una delle Cinque Terre. Questo spettacolare presepe illuminato è probabilmente il più grande del mondo ed è tutto realizzato con materiali poveri di recupero, come pezzi di legno e di ferro.
Tutto quindi è realizzato nel rispetto della biodiversità: le lampadine che lo illuminano sono ad energia solare, alimentate dall’impianto fotovoltaico del municipio. L’autore di questa fantastica installazione è Mario Andreoli, ottantenne ferroviere in pensione, che ogni anno riaccende il presepe durante tutte le festività natalizie e anche oltre, dall’8 dicembre fino alla Candelora. L’ex ferroviere realizza tutto con le sue mani, si dedica a questo presepe nato per caso e ora diventato una ragione di vita, arrampicandosi con destrezzalungo il pendio del Monte delle Tre Croci, fin su in cima, dominata dalla capanna della Natività, con la Madonnina, San Giuseppe e Gesù Bambino, sormontata dalla stella cometa.
Dal tramonto fino a notte fonda, quindi, la collina si accende di tante luci colorate in questo bell’angolo di territorio che insieme ad altri quattro borghi: Monterosso al mare, Riomaggiore, Vernazza e Corniglia costituiscono il Parco delle Cinque Terre, che con i suoi 4.300 ettari è il parco nazionale più piccolo d’Italia e allo stesso tempo il più densamente popolato, con 5.000 abitanti. In questo parco che fa parte del Patrimonio dell’Umanità, i residenti in più di mille anni hanno modificato e adattato l’ambiente naturale sezionando gli scoscesi pendii delle colline per ricavarne strisce di terra coltivabili, i cosidetti ciàn, sorrette da circa settemila chilometri di muretti a secco, la lunghezza della Gran Muraglia cinese

domenica 2 dicembre 2012

Genovadella tromba d'aria oggi 2 dicembre h 16,30



Genova - Una tromba d’aria spettacolare a largo di Genova. Il fenomeno atmosferico si è verificato poco dopo le 16 e 30, quando si è formato un tornado nel mare di fronte al capoluogo. Da Sturla a corso Italia, dalle colline di Sant’Ilario e Apparizione, sono tantissimi i cittadini che hanno fotografato l’evento.
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sabato 1 dicembre 2012

Gabriele Via legge I Limoni (Eugenio Montale) - ecco un grande poeta ligure


Traduzione narrazione.
Se un giorno passando in Portoria, proprio dalla piazzetta del Balilla aveste sentito una voce che sgridava i monelli che giocavano al pallone, e rompevano i vetri, allora non vi potevate sbagliare avevate conosciuto la Colomba.
La Colomba era la sorella di mio nonno e la zia di mia mamma e per tutti noi in famiglia era a Lalla Comba.
A Lalla Comba in Portoria la conoscevano tutti, era proprio una genovese vera, schietta, diretta e che sbraitava anche un pò,ma con un cuore grande.
Ed è a lei ed al suo cuore, che tanto dolore ha provato, quando ha visto cosa facevano a Portoria ed al Piano di Piccapietra che ho voluto dedicare Piccun dagghe cianin.

Traduzione canzone

Tra i mattoni di Piccapietra che fan trasloco
che ne sono della casa dove sono nato
ci sono passato per caso stamattina,
ma forse il cuore guidava il mio cammino.
Chi è di Genova lo sà perchè un nodo in gola
mi ha impedito di recitare questa preghiera.

Piccone dacci piano
io sono nato sotto questo camino
sono muri che mi hanno visto piccolino
andare in giro trascinandomi dietro il seggiolino.

Piccone dacci più piano
su questa lastra rotta a pezzettini
ho fatto i compiti di latino ed ho mangiato trenette e minestroni.

Ma già stai già buttando giù la finestra
vedi, c'è la Madonna della Passione ce l'ha messa mio padre trent'anni fa
per una grazia ricevuta in mezzo la mare.

Piccone dacci più piano son tutti colpi dati nel mio cuore
se proprio farne a meno non puoi
piccone dacci piano.

Credetemi poche volte ho pianto,
non mi emoziono tanto facilmente,
ma quando ho visto cadere a picconate la stanza dov'era nata mia madre
mi si è fermato qualcosa proprio quì
ho pianto ed ho pregato così

Piccone dacci piano
son tutti colpi dati nel mio cuore
se proprio farne a meno non puoi,
piccone fai piano.

Fermati un pò piccone
ti rubo un mattone
un pezzo di poesia del Piano di Piccapietra.

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Portoria e Piccapietra - Piccun dagghe cianin