venerdì 25 aprile 2014


25 Aprile
Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l'anniversario della liberazione dal nazifascismo
Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), dopo il 1943, l'Italia si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i Fascisti avevano costituito la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione il governo Badoglio, in collaborazione con gli Alleati americani e inglesi. 
Per combattere il dominio nazifascista si era organizzata la Resistenza, formata dai Partigiani. Questi erano uomini, donne, giovani, anziani, preti, militari, persone di diversi ceti sociali, diverse idee politiche e religiose, ma che avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l'uguaglianza. 

Festa della Liberazione
Il 25 aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine e dando così il via al processo di liberazione dell'Italia dall'oppressione fascista.
Qualche anno dopo, dalle idee di democrazia e libertà, è nata laCostituzione Italiana

Di seguito vi elenchiamo alcuni esempi di libri che sono ambientati e parlano del periodo della Resistenza italiana. Gli autori sono stati essi stessi testimoni della Seconda Guerra Mondiale e vogliono raccontare, ognuno a suo modo, le esperienze fatte e i segni lasciati da uno dei periodi che più ha segnato il nostro Paese. 

Il sentiero dei nidi di ragno - Italo Calvino
Sentiero dei Nidi di RagnoAmbientato in Liguria, tra gli stretti vicoli di un paesino della Riviera di Ponente, durante la Resistenza. Il protagonista è Pin, un ragazzino solo e senza guida. La sorella fa la prostituta e tra i clienti ha anche i militari tedeschi; per questo motivo Pin viene scartato e insultato. Per ripicca e per avere la considerazione degli adulti, il bambino decide di rubare la pistola all'amante della donna e di nasconderla. Questo gesto scatenerà una serie di eventi che lo porterà ad essere messo in prigione dai tedeschi e, una volta scappato, ad entrare in contatto con i gruppi di partigiani che si nascondevano tra i monti, diventandone parte integrante. Nel condividere con loro la difficile vita da ribelli, con l'oppressione degli invasori tedeschi, imparerà ad affrontare la realtà di un paese in guerra, con l'aiuto del nuovo amico Cugino, diventato una sorta di padre adottivo. 

La casa in collina - Cesare Pavese
Casa in Collina - Cesare PaveseIl libro narra le vicende di Corrado, durante l'estate del 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale. L' uomo è un professore quarantenne che vive sulle colline antistanti Torino, non è sposato e ha due donne, madre e figlia, che si occupano di lui e dell'andamento domestico. Corrado tutte le sere si rifugia sulle colline per scampare ai bombardamenti tedeschi sulla città e, così come sfugge alla guerra e ad un quasi obbligato schieramento politico, evita anche di prendersi responsabilità negli altri campi della vita. Tra i partigiani ha amici, Cate, una fiamma del passato, e il figlio di lei, probabilmente suo; nonostante questo non si sbilancia seguendo i loro ideali e le loro azioni. La guerra incombe, i tedeschi incalzano e i suoi amici vengono arrestati, forse uccisi, ma lui fugge e per salvarsi abbandona anche il giovane ragazzo, affidatogli da Cate: niente sembra scrollarlo dalla sua vigliaccheria. Un giorno però si imbatte per caso nella cruda uccisione di alcuni fascisti, da parte dei partigiani di zona. La morte e il sangue così vicini e reali lo fanno riflettere amaramente sulla sua vita e sul periodo storico in cui si trova: la guerra tocca tutti, prima o poi, nessuno riesce a sottrarsi. Tramite Corrado si vive il duro periodo della guerra e dell'inizio della creazione dei gruppi partigiani. 

Il partigiano Johnny - Beppe Fenoglio 
Partigiano Johnny - Beppe FenoglioE' il settembre del 1943 quando Johnny, un giovane studente di letteratura con l'amore per la cultura anglosassone, decide di unirsi ai partigiani della sua città Alba, nel Monferrato piemontese. Lo fa non tanto per convinzione ideologia, quanto più forse per aver immaginato poeticamente e astrattamente quella vita avventurosa. La realtà però si rivela tutt'altro che epicamente magica: è una lotta quotidiana contro la morte, la fame, la solitudine e soprattutto la guerra che provoca tutto questo. Le guerriglie e le lotte portano il giovane a trovarsi solo, senza più nessun amico, solo con la natura che lo circonda. Ha così la possibilità di fare un'attenta analisi introspettiva, che lo porta a realizzare quanto la guerra possa distruggere un uomo, le sue certezze, i suoi sogni e i suoi desideri. Johnny torna tra la gente, ma non è più in grado di integrarsi normalmente. Il libro è incompiuto, ma è comunque considerato uno dei più pragmatici e originali romanzi sulla Resistenza italiana. Nel 2000 è stato anche tratto un film, che ha lo stesso titolo. 

Il clandestino - Mario Tobino 
Il Clandestino di Mario TobinoIl romanzo è ambientato nella Toscana della Resistenza. Racconta di un gruppo di ragazzi, colti e ben educati, che per combattere il fascismo si dedica ad una complicata vita sotterranea. Quello che li fa resistere e andare avanti nella loro lotta è l'amore per la propria città Medusa (nome di fantasia per Viareggio), la profonda fede nelle loro ideologie politiche e l'ardente desiderio di giustizia. Tra di loro c'è Anselmo, un giovane medico (il personaggio più simile allo scrittore), che suo malgrado si è trovato a dover affrontare gli orrori della guerra e vorrebbe soltanto poter vivere il suo Paese e la sua adorata città, senza pensare al passato. La visione romantica della vita è costretta continuamente a cozzare col violento realismo del tempo, ma non soccombe mai. 

Bella Ciao - ORIGINALE

venerdì 18 aprile 2014

Buona Pasqua L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci
ultima cena leonardo da vinci
Posto d’onore spetta all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, uno dei quadri più famosi del mondo. Indipendentemente da Dan Brown, si intende. Qui Gesù si appresta a mangiare per l’ultima volta insieme ai suoi discepoli, incluso Giuda, il traditore. L’evento si tenne durante la Pasqua Ebraica, nel Cenacolo. Qui Gesù pronunciò la frase ‘Uno di voi mi tradirà’. Ed è sempre qui chenasce l’istituzione del rito dell’Eucarestia. Ovviamente sono stati tantissimi i pittori a raffigurare questa particolare scena, Salvador Dalì, Rubens, Tiziano, Giotto, ma il posto d’onore spettava a Leonardo Da Vinci.

sabato 12 aprile 2014


La domenica delle Palme 2014

Domenica delle Palme
Nel calendario liturgico cristiano la Domenica delle Palme chiamata anche Seconda Domenica di Passione viene celebrata la domenica che precede la Pasqua. Con essa inizia la settimana santa, ultima della Quaresima, che terminerà con le celebrazioni del giovedì santo, in cui si darà inizio al Sacro Triduo Pasquale.

nella forma del rito romano viene definita domenica De Passione Domini. Nella forma straordinaria la domenica di Passione viene celebrata una settimana prima, quindi la Domenica delle Palme è definita Seconda Domenica di Passione.

Questa festività è celebrata anche dagli Ortodossi e dai Protestanti. in questo giorno la Chiesa rievoca l'ingresso trionfale di Cristo a Gerusalemme in sella a un asino, con la folla che lo salutava agitando rami di palma. Il popolo, radunato dalle notizie dell’arrivo di Gesù, stese i mantelli a terra, mentre altri mozzavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, e agitandoli festosamente gli rendevano omaggio.

A suggello di questo, la liturgia della Domenica delle Palme, ha luogo al di fuori della chiesa ove vengono radunati i fedeli, e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma portati dai fedeli stessi, quindi si inizia una processione che porta all'interno della chiesa. Qui giunti continua la Santa Messa con la lettura della Passione di Gesù.

Solitamente i fedeli portano a casa propria i rametti di ulivo e di palma benedetti, conservandoli quali simbolo di pace, regalandone parte a parenti ed amici. In alcune regioni d'Italia, si usa anche che il capofamiglia usi un rametto, intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale, benedicendo la tavola imbandita nel giorno di Pasqua.

in alcune zone d’Italia, con le foglie di palma intrecciate si realizzano piccole e grandi confezioni addobbate, che verranno poi regalate o scambiate fra i fedeli in segno di pace.

giovedì 10 aprile 2014

San  Fruttuoso di Camogli
    Il complesso monastico, singolare e unico nel suo genere, legato alla sua particolare collocazione, nella baia di Capodimonte, comprende: la chiesa, il chiostro e l’abbazia. La sua origine è legata allo spostamento delle reliquie di San Fruttuoso nella baia, intorno all’ VIII secolo, da parte monaci greci.
    L’abbazia risale al X-XI secolo, ad eccezione del corpo affacciato verso mare che è databile al XIII secolo, composto da due ordini di trifore, la cui tipologia riconduce ai palazzi nobiliari genovesi. La torre nolare realizzata nel X secolo circa, in principio a calotta sferica, seguendo il canone artistico dei bizantini, in seguito venne sovrapposta da una torre ottagonale.
    Il chiostro dell’abbazia, fu costruito nel XII secolo e in seguito venne modificato per volere di Andrea Doria, oggi è composto da due ordini di arcate. Al piano superiore, un deambulatorio con volte a crociera impostate su colonne si affaccia sul cortile a pianta quadrata, la parte inferiore venne adibita a sepolcro dei componenti della famiglia Doria morti tra il 1275 ed il 1305, si tratta di tombe sormontate da arcosolii a sesto acuto alternate da strisce bianche e nere, tipiche dell’arte ligure, oltre alle tombe della nobile famiglia genovese figurano altri due sepolcri e un antico sarcofago romano.
    Nel XVII secolo il complesso subì una vera e propria decadenza strutturale, alcuni ambienti vennero adibiti a ovile, altri a legnaia, nel 1730 intervenne Camillo Doria, provvedendo ad un restauro, che restituì alla chiesa la sua funzione originaria.
    Nel 1915, un’alluvione distrusse parte del complesso, che venne restaurato nel 1933 dallo Stato. Nel 1983 la famiglia Doria Pamphili donò al FAI il complesso di San Fruttuoso, e nel 1985 iniziarono i lavori di restauro.



    la mia Genova