giovedì 22 maggio 2014

l'artrite e l'artrosi da che cosa si diferenza

Artrite e artrosi rientrano nella più ampia categoria delle patologie reumatiche, entrambe interessano le articolazioni ed entrambe sono caratterizzate da dolore accompagnato da rigidità e limitazione nei movimenti delle articolazioni colpite. Sono proprio queste somiglianze a generare talvolta la confusione tra artrosi e artrite, a volte scambiate l'una per l'altra. Eppure sono due malattie ben distinte che si differenziano in diversi punti. Primi tra tutti, la natura della patologia e l'età dei soggetti colpiti: l'artrite è una patologia infiammatoria cronica di origine autoimmune che può svilupparsi in soggetti di ogni età, anche nei bambini, mentre l'artrosi è una malattia degenerativa che insorge soprattutto dopo i 50 anni.

L'artrite si manifesta con l'infiammazione articolare caratterizzata da gonfiore, tumefazione, arrossamento, rigidità, aumento della temperatura nell'area colpita e dolori che comportano anche la perdita della capacità motoria delle articolazioni interessate. Le forme più severe possono deformare le articolazioni, compromettendo la capacità di svolgere anche i più semplici compiti quotidiani. Possono esserne colpite persone di ogni età e con il passare degli anni l'infiammazione tende a peggiorare se non riconosciuta e curata adeguatamente. Esistono diversi tipi di artrite, tra cui l'artrite reumatoide (anche nella forma giovanile), la gotta, e l'artrite nell'ambito di malattie del connettivo quali il lupus eritematoso sistemico.

L'artrosi, a differenza dell'artrite, non è una malattia infiammatoriama una forma degenerativa cronica. Colpisce soprattutto le persone più avanti con gli anni perché è connessa all'usura delle articolazioni. Le strutture articolari più frequentemente colpite sono quelle maggiormente sollecitate dal peso e dall'attività, tra cui ginocchia, anche, spalle, mani, piedi e colonna vertebrale. Con il processo degenerativo dell'artrosi si assiste a un assottigliamento della cartilagine articolare e in seguito a deformità ossee che causano il dolore e i sintomi specifici dell'artrosi, particolarmente evidenti a livello delle falangi distali delle mani, per esempio.
che cosa è 
Si un gran parlare, una confusione hai nella testa 
e tu non sai come regolarti, ormai gli acciacchi 
sono all'ordine del giorno vediamo come è possibile aiutarsi

Reumatismi: caldo o freddo per guarire?

Per le infiammazioni articolari come l'artrite meglio il ghiaccio, per quelle degenerative dovute all'artrosi la borsa dell'acqua calda

Per le infiammazioni articolari come l'artrite meglio il ghiaccio, per quelle degenerative dovute all'artrosi la borsa dell'acqua calda
Qui, Quo e Qua consigliano a Nonna Papera di calmare i dolori dell'artrosi con una borsa dell'acqua calda (fumetto Disney per OK).
Qui, Quo e Qua consigliano a Nonna Papera di calmare i dolori dell'artrosi con una borsa dell'acqua calda (fumetto Disney per OK).
C'è chi usa la borsa dell'acqua calda, chi preferisce il ghiaccio. Per combattere i reumatismi, meglio il caldo o il freddo?
«Si dice che il caldo sia un toccasana: affermazione corretta, tant'è che la stragrande maggioranza delle terapie fisiche, dagli ultrasuoni allaradarterapia, dal laser agli infrarossi, genera calore», dice Carlo Maurizio Montecucco, direttore universitario della divisione di reumatologia all'Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. Ma ci sono pazienti che dichiarano di sentirsi meglio in inverno e addirittura se applicano la borsa di ghiaccio sulla parte malata. Sì: i disturbi reumatici sono estremamente soggettivi.
«Da un punto di vista teorico, le infiammazioni articolari (le artriti, per capirsi) andrebbero trattate con il freddo, quelle degenerative (dovute all'artrosi) con il ricorso al caldo», conclude Montecucco. Ma, evidentemente, non è la regola... 

sabato 17 maggio 2014

Dolceacqua e il ponte di Monet.

Monet a Dolceacqua
targa Monet

Monet fece la sua prima visita in Riviera a fine anno del 1883 in compagnia di Renoir, per soli quindici giorni.
Fu talmente colpito dal fascino dei luoghi che appena rientrato a Giverny, manifestò subito il desiderio di ritornarci, infatti il 23 Gennaio 1884, Monet è di nuovo a Bordighera.

Durante questo suo nuovo viaggio "vagabondò" per la Riviera spingendosi fino nell'entroterra della val Nervia, fino a Dolceacqua, dove dipinse il ponte e il castello e così riportò nei suoi scritti dell'epoca:

"... il luogo è superbo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza ..."

Dal 2011 il Comune di Dolceacqua ha posizionato due pannelli con la riproduzione di due quadri, nel luogo in cui Monet posizionò il suo cavalletto e li dipense. Qui di seguito la cartina del loro posizionamento: 
mappa_dolceacqua_ridotta

Di seguito le opere create durante il breve soggiorno:
dopo un panorama dipinto risalendo la val Nervia, l'attenzione rimase sul ponte e il castello ...


The Valley Of The Nervia With Dolceacqua
Dolceacqua
The Castle At Dolceacqua
Bridge At Dolceacqua