domenica 26 giugno 2011
sabato 25 giugno 2011
venerdì 24 giugno 2011
la notte di San Giovanni
Perché San Giovanni piace tanto ai genovesi .
Lasciarono la lanterna nel luglio del 1097;alcuni mercanti e nobili genovesi, avevano armato 10galee dirette in Terra santa per accompagnare"fortissimi guerrieri" a combattere contro i Turchi e ha tentare l'impresa d'espansione coloniale.
Un anno dopo tornarono a casa senza guerrieri , ma con in tasca la donazione della città d'Antiochia e nella stiva i resti mortali di San Giovanni Batista recuperati a Mira e depositati subito nella cattedrale di San Lorenzo a Genova
Nel 1327fu eletto Patrono della città
Dal 1640ogni anno il 24Giugno giorno della sua nascita viene proclamata una processione con la sua Sacra Arca contenete le sue reliquie attraversa la città fino al porto.
San Giovanni fu prediletto dai genovesi anche con il nome di battesimo sino al 1950 fu proprio
Giambattista il nome più diffuso, coi diminutivi di Giò Batta,e Baciccia
Mi piacque sopratutto perché caldo simbolo di luce dall' Oriente quelle galee portarono non solo un emblema religioso ma un culto dal fascinoso sapor profano, fatto di fuochi e falò derivati dagli antichissimi fulgori che salutavano il sostiziod'estate
E quei faò brillano da subito nel greto del Bisagno(torrente che percorre genova )sulle spiagge
Illudendosi così di cacciare gli spiriti maligni e streghe,
le fiamme si alzano e i genovesi ballano attorno a loro la moresca (antica danza marinara )
Si cuocevano le cipolle quella notte terapeutica per allontanare febbri e vermi, si mangiavano le lumache cotte alla griglia.
Dove non si poteva accendere il falò si appendevano lanternine di carta rossa , verde, gialla,con dentro lumini, per far festa alla notte più magica dell'anno,
sempre quella notte si doveva raccogliere le erbe di San Giovanni altro rito era immergersi nell'acqua.
le copie si scambiavano promesse d'amore saltando sulle braci del falò
Ricerca fatta su antichi libri genovesi
Lasciarono la lanterna nel luglio del 1097;alcuni mercanti e nobili genovesi, avevano armato 10galee dirette in Terra santa per accompagnare"fortissimi guerrieri" a combattere contro i Turchi e ha tentare l'impresa d'espansione coloniale.
Un anno dopo tornarono a casa senza guerrieri , ma con in tasca la donazione della città d'Antiochia e nella stiva i resti mortali di San Giovanni Batista recuperati a Mira e depositati subito nella cattedrale di San Lorenzo a Genova
Nel 1327fu eletto Patrono della città
Dal 1640ogni anno il 24Giugno giorno della sua nascita viene proclamata una processione con la sua Sacra Arca contenete le sue reliquie attraversa la città fino al porto.
San Giovanni fu prediletto dai genovesi anche con il nome di battesimo sino al 1950 fu proprio
Giambattista il nome più diffuso, coi diminutivi di Giò Batta,e Baciccia
Mi piacque sopratutto perché caldo simbolo di luce dall' Oriente quelle galee portarono non solo un emblema religioso ma un culto dal fascinoso sapor profano, fatto di fuochi e falò derivati dagli antichissimi fulgori che salutavano il sostiziod'estate
E quei faò brillano da subito nel greto del Bisagno(torrente che percorre genova )sulle spiagge
Illudendosi così di cacciare gli spiriti maligni e streghe,
le fiamme si alzano e i genovesi ballano attorno a loro la moresca (antica danza marinara )
Si cuocevano le cipolle quella notte terapeutica per allontanare febbri e vermi, si mangiavano le lumache cotte alla griglia.
Dove non si poteva accendere il falò si appendevano lanternine di carta rossa , verde, gialla,con dentro lumini, per far festa alla notte più magica dell'anno,
sempre quella notte si doveva raccogliere le erbe di San Giovanni altro rito era immergersi nell'acqua.
le copie si scambiavano promesse d'amore saltando sulle braci del falò
Ricerca fatta su antichi libri genovesi
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