giovedì 31 marzo 2011
gli emigranti
clandestino
Si leggeva la paura nei suoi occhi.
Come una gazzella nella savana,I naufraghi
Il volto bruciato dal sole hanno i naufraghi,
gli occhi incavati.
Vanno incontro al destino nella traversata.
Il loro “SOS” è un grido nel vuoto,
rivolto a un cielo spietato.
Fra una preghiera e l’altra
la falce della morte fa il suo lavoro.
Chi si salva si sente rinato
nella stessa valle di lacrime.
era assalito dal suo destino.
Salì su un camion pienoI naufraghi
ILnaufrogo
Il volto bruciato dal sole hanno i naufraghi,
gli occhi incavati.
Vanno incontro al destino nella traversata.
Il loro “SOS” è un grido nel vuoto,
rivolto a un cielo spietato.
Fra una preghiera e l’altra
la falce della morte fa il suo lavoro.
Chi si salva si sente rinato
nella stessa valle di lacrime.
di carne macellata,
la carne viva,
da clandestino.
In mano a gente senza scrupoli
e scrupolose burocrazie, il viaggio.
Il suo destino lo precedeva,
effimero e incerto,
come una nuvola di passaggio.
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