lo scrittore nel suo famoso romanzo "i promessi sposi"al capitolo xxxv scrive del lazzaretto di milano questi versi
" S'immagini " ; il lettore il recinto
del lazzaretto popolato di sedici mila
appestati;quello spazio tutt'ingrombo,
dove di capanne e di baracche,
dove di carri,dove di gente,quelle due
in terminate fughe di portici, a destra
e sinistra piene, gremite di languidi
o di cadaveri confusi, sopra sacconi,
o sulla paglia, qua e là un andare andare e
venire
Con questi versi abbiamo la cronaca in diretta del momento
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