sempre la mia amica Enrica Ho ricevuto la notizia che un mio carissimo compagno di infanzia,
malgrado stesse uscendo da un percorso di dipendenza dalla
droga, è stato trovato morto nel bagno di casa, la moglie si era
addormentata sul divano e non sa dare una spiegazione, una vicina
di casa dice di aver visto qualcuno mettere un piccolo pacchetto
sulla finestra del bagno.
Non si sa cosa dire a questa donna, magra, stanca, sfinita da una
situazione che sembrava quasi risolta,
Volevo bene a questo amico, me ne sono resa conto nel momento
in cui mi hanno detto con una telefonata...."Non c'è più"
In un attimo mi è tornato alla mente tutto quel che da ragazzini
facevamo insieme, le nostre scorrerie per i nostri prati, per la
nostra voglia di ridere di tutto, per il nostro giocare a dama nei
giorni di pioggia, di quando veniva a casa nostra a mangiare con
noi tutti, è stata una delle prime persone che mi è venuta a trovare
in ospedale dopo la nascita dei miei figli, era buono, troppo forse,
non aveva il carattere per affrontare le debolezze, non aveva
quella forza, per scegliere di cambiare vita,
ma sono solo congetture, in realtà non si sa perchè non sia riuscito
ad uscirne, e ha provato tante volte.
Forse quei vigliacchi che gle lo hanno messo a portata di mano
conoscevano quanto fosse debole....
Cosa dire a questa donna, cosa dire a quel ragazzo, niente, le
Lei piange tanto, mi guarda e mi dice:" tu sai quanto l'ho
Non trovo parole, la guardo e le lacrime mi scendono dagli occhi,
mi dice se non mi capisci tu....
Io la capisco,..... mi dice: " se non mi fossi addormentata"
la guardo e scuoto la testa, "non avresti potuto fare nulla, chi sei
Entravi anche quando era in bagno, non lo lasciavi mai solo?...Sei
Sua sorella, perde la pazienza stizzita le dice:
"Smettila ti ha fatto solo tribolare, finiscila di piangere, per te
dovrebbe essere una liberazione".
Rigirando un fazzoletto nervosamente tra le mani risponde:
Arrivano tutti i parenti di lui, quelli che come sempre, avevano
accantonato il problema, che li hanno lasciati soli e la
aggrediscono di domande, di come, di perchè e di come mai, le
dicono perchè non hai fatto questo o quello, avresti dovuto fare
così, lei persona dolce non ribatte, piange sempre di più, per
fortuna la sorella e il figlio prendono in mano la situazione e con
coraggio dicono loro di andarsene.
Faranno sapere quando ci sarà la camera ardente e il funerale.... li
cacciano letteralmente di casa
Un copione che si ripete, quando una dipendenza entra nelle
famiglie, la colpa è sempre di chi vive con il dipendente , la rabbia
mi prende e mi sembra di tornare indietro.
La guardo e mi sento impotente lei mi allunga una mano mi
Davvero non so cosa dire, cosa fare, mi appoggia la testa sulla
spalla e piange disperata....
Maledette tutte le dipendenze, alcool, droga, gioco, maledetto chi
le produce, maledetto chi le vende, maledetta la poca voglia di
La sento tutti i giorni al telefono, passo quasi tutti i giorni a
trovarla, mi dice che sta bene,
Un po di tempo è passato,
il mio amico era lui, ma ora lei mi dice sei più amica mia, la
dolcezza di questa persona non mi appartiene, io non potrei vivere
così, sono a volte dura forse troppo, ma mi sono resa conto che
se non avessi avuto questo, non ce l'avrei fatta, mentre per lei,
la dolcezza, è l'arma che le consente di continuare, come siamo
diversi, uno dall'altro, ma dietro ad ogni volto, c'è comunque un
mondo di emozioni che a volte non si vedono....
Ero convinta che sarebbe crollata, e invece ha una forza diversa,
una forza pacata, è stato fatto il funerale, ha trovato anche un
piccolo lavoro e con qualche aiuto sta pagando i debiti che lui nei suoi racconti di vita vissuta
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