martedì 18 giugno 2013

Casa natale di Verdi 
Busseto

La Casa natale di Verdi

Situata sulla strada provinciale per Busseto ad un crocevia al centro del villaggio.

Giuseppe Verdi nacque nella piccola casa della frazione di Roncole, la sera del 10 ottobre 1813. Nella stessa casa il padre Carlo gestiva un'osteria e una bottega di generi vari. L'edificio, dichiarato monumento nazionale, è rimasto intatto fino ad oggi.

Sulla facciata una lapide del 1872 ricorda che i marchesi Pallavicino, proprietari dell'edificio, vollero che rimanesse com'era.

Nel 1901, anno della morte di Verdi, i poveri di Roncole beneficiati dal Maestro posero una lapide sulla facciata per onorare la sua memoria.

Nel 1913, primo centenario della nascita, nel giardinetto venne invece posto un busto bronzeo dello scultore G. Cantù.
Al primo piano della modesta casa è ancora oggi visitabile la stanza in cui venne alla luce Giuseppe Verdi. 

Aida - Arena di Verona 2011

Arena di Verona dove si svolgono opere liriche 

lunedì 10 giugno 2013

i recente mi son dovuta sottoporre ad un intervento endoscopico.

Non è della malattia che voglio parlare ma della dignità della persona, io mi sono sentita il letto numero
70 e basta.
Ti ricoveri tramite L'ambulatorio non sai chi ti opera non conosci nessuno.

Al mattino arrivano due uomini con la barella, tu sei vestita con un camice che si alaggi dietro

come la camicia di forza.

Salga signora! Non importa a nessuno se ho freddo o caldo, devo solo salire e basta, mentre loro si programmano

le ferie.

Entriamo in un ascensore e di li in sala operatoria, Da un grosso finestrone che era appoggiato sopra un bancone

 vengo messa su un rullo e fatta passare dall'altra parte.

Ho provato un brivido freddo come se entrassi in un forno crematorio,

Il bello viene con l'anestesista, premetto che quando ho fatto la visita non mi ha neppure toccata , perciò non poteva

scrivere che io ho la scogliosi, mentre chi cercava di farmi la spinale era in difficoltà, tanto di mezzo c'ero io

dopo 5 tentativi di penetrazione con aghi lunghi 10 cm era indecisa se farmi la totale.

Pieghi la schiena signora ! ma se sei storta come fai a piegare, poi un infermiere mi prende per le spalle

e con il pugno della sua mano nel mio stomaco, riesco a fare la curva che voleva l'anestesista e tutto funziona.

Ma io ho ricevuto 6 buchi nella colonna con elogi per grado di sopportazione del dolore.

Mi mettono un telo blu davanti non vedo nulla ma sono lucida e vigile, tu sei solo lo strumento nessuno ti  parla
, l'orologio che ho davanti segna le 10, sono divisa in due parti che strana sensazione

finalmente alle 11 sento una voce "Tutto fatto"

Alleluia! evviva! è finita !

Dei 5 giorni molto volentieri ricordo un medico carino e gentile che si avvicina al mio letto, porgendomi la mano mi disse "è andato tutto bene "

IO non conoscevo quel medico ma lui è venuto a salutare chi aveva operato è stata un momento di rara umanità.

Qui sta il nocciolo del mio articolo.

Quei angeli custodi delle infermiere e dei infermieri dove sono andati?

Mi dispiace ma scrivo quello che ho vissuto:

Sembrava un pollaio Parlavano tutti delle loro cose, poi le donne truccate con la bocca rossa, e orecchini  molto lunghi, unghie rosse, e capelli al vento.

Facevo i confronti dei miei tempi essendo io una ex infermiera, quanta delusione.

Finalmente mi dicono che ci sono i capi in visita, tutti sull'attenti come tanti soldatini, sento una voce d'uomo che urla è il prof che si arrabbia.

entrano nella nostra camera siamo tre donne tra cui una vecchina molto lucida e simpatica che le rimandino sempre l'intervento,

siccome tutto è computerizzato non ti guarda in faccia nessuno legge sul pc e di li ordina.

Come era bello quando il medico si avvicinava al tuo letto ti parlava, ti passava la sua mano sui capelli, in segno di coraggio, ora siamo solo macchine.

L'articolo numero 1 dei diritti del paziente dice :il paziente ha diritto di essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel rispetto della dignità

umana e delle proprie convinzioni fisiologiche e religiose.

L'articolo numero 2 dice in particolare durante la degenza ospedaliera ha diritto ad essere sempre individuato con il proprio nome e cognome
Questo in un grande ospedale  di Genova  ..................