venerdì 6 luglio 2012

Sono stata la mamma di mia madre



Essere figli di una madre che soffre di problemi mentali
significa dover svolgere anche la funzione di genitore.
Un 'infanzia strappata dal dolore vissuto dalla persona 
che ti ha dato la vita.
Avevo 10anni che ho vissuto il suicidio di mia madre, 
questo oltre alla povertà e alla mancanza di una casa,
da li la mia vita cambiò, divenni adulta tutto ad un tratto,
vivevo di paura, non la lasciavo mai sola, non volevo che lei mi lasciasse, era la mia mamma anche se ammalata.
Ho cominciato presto a sostituirmi a lei facendo io i lavori di casa e preparare il pranzo e la cena,certo come ero capace ma almeno qualcosa sotto i denti si metteva.
Tutto questo mentre lei giaceva in un letto gridando per le sue allucinazioni.
A volte ero frustrata per la vita che ero costretta a sopportare, a volte mi vergognavo.
Questo non mi impediva di amarla e tenerla tra le braccia
quei pochi momenti di tranquillità.
Io devo molto a mio padre che un giorno mi disse "tu ora hai 18anni e hai già fatto molto per la mamma,fatti la tua vita "
Entrai a lavorare in ospedale ormai ero abituata a stare con gli ammalati, però la mia mamma non lo mai abbandonata.
Oggi che sono anziana e nonna sono felice della mia vita essa è stata una grande maestra, perché è nella sofferenza che si cresce, ed questo mi è servito in un altro momento molto buio della mia vita 

1 commento:

  1. Cara Alba, ho letto il tuo scritto con le lacrime agli occhi e il cuore gonfio del tuo dolore. Lo stesso mio dolore. Sappi che non c'è nessuno che possa comprenderti meglio di me. E vedo te, bambina-ragazza-madre. Madre di tua madre. Tu, che non sei stata mai bimba, ma solo donna dalla quale tutti dipendevano, che doveva accudire, curare, governare, cucinare, consolare, abbracciare colei che avrebbe dovuto consolare, curare e abbracciare te. Sarà forse una combinazione ma quando ho aperto ul tuo blog e ho visto la foto che hai messo in capo al tuo racconto ho avuto un sussulto! E' la stessa foto che ho usato io quando ho scritto una poesia sulle mie radici, sulla mia vita di bimba. Si chiama appunto, "Radici" la mia poesia e, se ti va, puoi andarla a leggere, ci troverai mille e più similitudini col tuo drammatico percorso infantile. Coincidenza o.....? Ti abbraccio con tutto l'affetto che posso.
    Francesca (Franci)

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