sabato 25 maggio 2013

25 Maggio  i funerali di Don Andrea Gallo alla chiesa del Carmine 
luogo storico di una Genova antica dove lui ha iniziato il suo sacerdozio, con questo vi faccio conoscere un angolo delle città nascosta non lontana dalle visite turistiche dell'acquario.

Il borgo del CArmine

  1. È uno dei luoghi più antichi della città, eppure molti 
    chiesa del Carmine
    la folla  ai funerali  di don Gallo
    icaruggi con il sole e i panni stesi su carucole 
    foto antica di piazza del carmine 

    genovesi ne ignorano l’esistenza. Il borgo di origine medioevale del Carmine, annidato sotto l’Albergo dei Poveri, attende da tempo una riqualificazione importante e decisiva, attesa invano da decenni. La ristrutturazione del Mercato comunale semidismesso (attualmente resiste stoicamente un solo banco) e la pedonalizzazione della piazza retrostante paiono passaggi obbligati e decisivi per il futuro della zona. È sufficiente peraltro un breve tragitto in salita dalla Nunziata o dalla Zecca e, pur a poche centinaia di metri dal traffico, dalla Sopraelevata e dall’Acquario, si passa come per incanto dai ritmi cadenzati della vita moderna al ritrovarsi quasi fuori dal mondo, con il tempo che pare fermarsi in un silenzi irreale. Superata piazza del Carmine oggi invasa dai veicoli non ci sono più negozi, auto, locali, nemmeno… l’asfalto. Scalinate e passiere in mattoni guidano naturalmente ai pochi portoni d’abitazione, con muri ricoperti da rampicanti, vasi di fiori, gatti, un ex Monastero (l’Olivella) in attesa di restauro, un asilo e quello che forse è l’ultimo albero di Giuggiola rimasto a Genova. C’è il potenziale di una piccola Montmartre grezza incastonato nel cuore della Superba, un luogo che senza neppure troppa fantasia è naturale immaginare ripopolato da botteghe artigiane, piccole gallerie d’arte, pittori al lavoro. Genova non ha una piazza libera ed aperta ai pittori: piazza del Carmine, per dimensioni e posizione potrebbe rivelarsi un luogo adatto e straordinariamente azzeccato. Specie se, come richiesto da varie parti il Mercato rionale venisse realmente trasformato in un contenitore culturale ed i fondi della zona coinvolti in un progetto di recupero a tema. Ambizioso ma non impossibile: sabato 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, il Cantiere Culturale del Carmine - “Gruppo Spontaneo Cittadini del Carmine in Genova” (nato lo scorso luglio in occasione della mostra fotografica sui fatti del 1970 nel quartiere, legati all’allora viceparroco Don Andrea Gallo), organizza un evento che ha il sapore di una scommessa sul futuro del borgo, chiamandone a raccolta gli abitanti. Dalle 17.30 le finestre del Carmine si illumineranno con ceri e candele, trasformando il quartiere in un presepe… vivente. Già, perché una trentina di persone sfileranno partendo dal Mercato ed indossando i preziosi costumi tradizionali barocchi del presepe genovesi del ‘600 (concessi dal Settore Promozione della Città) più altri attuali (il migrante, il precario, ecc.). Durante l’itinerario, che comprende le stradine pedonali del borgo, una serie di cartelli affissi sulle porte dei fondi chiusi ormai da tempo ricorderà le attività che vi si tenevano in passato. Musicanti al seguito, interventi musicali nelle piazzette (Coro Daneo, Coro Seduto), performance estemporanee da finestre e terrazzini (il poeta Bruno Rombi, il cantautore Sergio Alemanno, ecc.). Altre iniziative (caldarroste a cura del Gruppo Animazione di Varazze, stand Pigotte Unicef e Libreria San Benedetto, ecc.) in piazza del Carmine chiusa alla sosta ed al transito veicolare. L’iniziativa, che ha il Patrocinio del Comune di Genova, presenta anche un’inedita rappresentazione della Natività proprio nel Mercato semidismesso, per segnarne la centralità e l’importanza per il quartiere. “Natale occidentale: il Carmine è… un presepe” pare una sfida all’immobilismo di tanti anni passati, ambiziosa e difficile. i promotori stanno cercano inoltre… presepi. Dal 15 dicembre al 7 gennaio trasformeranno infatti il Mercato in un esposizione di presepi, allestiti nei box inutilizzati della struttura e circondati da… angeli (foto di Elisa Catalano delle statue raffiguranti angeli del cimitero monumentale di Staglieno), con performance artistiche tutti i sabati alle 18. E’ una sfida non da poco: Giorgio Bergami fotograferà il borgo illuminato dalla cima dei palazzi di via Brignole De Ferrari, con l’obiettivo di realizzare una cartolina speciale. Sembra l’avvio di una nuova storia, che attende solo di essere scritta. Se il Carmine riuscirà ad illuminare se stesso

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