domenica 17 luglio 2011

IN vacanza con i nonni

Con la chiusura delle scuole e la fine degli esami, come ogni anno si apre il dilemma dei genitori che devono lavorare e fino ad agosto e non possono partire per le ferie con la famiglia. Così mamma e papà si trovano a dover decidere di distaccarsi dai figli per qualche settimana, mandando i bambini in vacanza con i nonni. Com'è normale, questo distacco genera sempre dubbi e ansie, si deve però vedere positivamente perché si tratta di una buona scelta, che permette ai ragazzi di stare all'aria aperta e ricevere coccole e tanti insegnamenti dai nonni, che li adorano e non vedono l'ora di averli tutti per loro.
No ai sensi di colpa
Ogni bambino affronta la separazione dai genitori nello stesso modo in cui la vivono mamma e papà: se il figlio sente che i genitori sono sereni e tranquilli al riguardo, il distacco non creerà problemi, mentre lo sarà nel momento in cui il genitore attribuisce a questa decisione il significato di abbandono, da cui emerge il senso di colpa. In tal caso i genitori devono superare il momento critico e pensare che questa decisione è positiva per tutti, farà bene al bambino e in un certo senso anche alla coppia.
n certo senso anche alla coppia.
Un modo per crescere
Trascorrere le vacanze con i nonni è un'esperienza che consente al piccolo di crescere in modo sicuro, perché saranno tante le cose che potrà imparare e vivere con accanto due figure più anziane, importanti nella formazione dei ragazzi. Il distacco dai genitori e dalla routine quotidiana, consentiranno al bambino di imparare ad adattarsi e vivere bene in altre situazioni e con altre persone. Inoltre i nonni danno sicurezza perché non sono persone estranee.
Spesso i bambini, in compagnia dei nonni, si sentono un po' più liberi perché possono fare cose che talvolta i genitori vietano, e questi vizi aiutano a formare una struttura mentale meno rigida nel bambino, che capisce di dover sottostare a certe regole con determinate persone e può lasciarsi maggiormente andare con altre.
Genitori e nonni: ruoli diversi
Il ruolo dei nonni dovrebbe essere molto diverso da quello dei genitori, perché le figure educative principale sono e 
rimangono mamma e papà. Ai nonni spetta il compito di adeguarsi il più possibile alle loro direttive, la sovrapposizione si viene a creare solo se i genitori lo consentono e non mettono dei paletti ben definiti tra le famiglie di origine. I nonni inoltre, con la loro età e la loro esperienza, danno un contributo importante alla crescita del bambino, che imparerà a stare in contatto con persone di età diverse e imparerà l'importanza dei legami familiari e della famiglia al completo.
Se il bambino non è ancora pronto al distacco
Può tuttavia capitare che il piccolo, se non abituato a stare con i nonni già durante l'anno, al momento del distacco pianga. Si tratterà di un capriccio se il pianto del bambino è momentaneo, ma poi trascorre la giornata sereno. Potrebbe anche trattarsi di un campanello di allarme se il pianto è continuo o il malessere si prolunga per giorni dopo la partenza.
Ovviamente anche la partenza per le vacanze senza genitori, come tutte le situazioni nuove, all'inizio può generare paura, nostalgia ed emozione, facendo scendere qualche lacrimuccia, ma è uno stato diverso dal vero malessere, che sicuramente sia i nonni che i genitori sapranno riconoscere.

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