giovedì 7 luglio 2011

Quando non c'era il frigorifero

Il frigorifero è per noi una presenza naturale e ovvia nelle nostre cucine.
Molto spesso i prodotti si deteriorano perché non consumati per tempo.
Morale della favola mentre gettiamo via tutto nella spazzatura, veniamo colto ogni volta 
dal Rimorso dello  Spreco  e ci chiediamo:
"Se noi" ipertecnologizzate  creature del "DUEMILA"
riusciamo a mandare a ramengo cibarie conservate in un modernissimo frigo, come facevano le nostre nonne, quando questo non esisteva ?
Inanzi tutto oggi, quando una famiglia cerca una nuova casa in città, chiede per prima cosa che sia provvista di box o posto auto;un tempo invece la dote fondamentale di una casa era che possedesse una cantina o sopratutto un grande vano cieco la dispensa ,
locale indispensabile per la conservazione delle provviste alimentari.




Per conservare i cibi i locali dovevano essere perfettamente asciutti perciò si usava la calce sui muri




Uova . formaggi, vegetali.
Le uova sepolte in casse colme di grano, oppure immerse in vasi di terra cotta 
colmi di acqua e di calce, si usava un mestolo forato per prendere le uova


Il burro veniva impastato con il sale fino, si teneva in barattoli di quercia , faggio 


I formaggi molli con zollette di zucchero chiusi in vasi ermeticamente 
I formaggi duri avvolti in una pezza di lino imbevuta di aceto 


Per non fare accidire il latte si aggiungeva del bicarbonato
Le massaie  per conservare mettevano le verdure sottolio, sottaceto, in salamoia 
ora usiamo i surgelatori 


altra lotta era contro le mosche  molti i metodi letti su libra di economia domestica 
ma io ne scrivo una solo "lattine piene di acqua e zucchero dove le mosche si suicidavano"


arrivata a questo punto vi lascio ma voglio andare in cucina ad abbracciarlo subito










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