sabato 16 marzo 2013

Pietro Grasso al capo del senato


Rivolgo il primo discorso a quei cittadini che stanno seguendo i lavori di quest'aula con apprensione e speranza per il futuro di questo Paese. Il Paese mai come oggi ha bisogno di risposte rapide ed efficaci all'altezza della crisi sociale, economica, politica che sta vivendo». Così Piero Grasso, presidente del Senato, parla davanti ai senatori nel suo discorso di insediamento a Palazzo Madama.

«Mai come ora la storia italiana si intreccia con quella europea. Entrando qui mi ha colpito l'affresco sul soffitto con 4 parole: lavoro, giustizia, diritto fortezza e concordia di cui il paese ha disperatamente bisogno come della pace sociale». «Siamo in un passaggio storico straordinario, abbiamo il diritto della responsabilità di indicare un cambiamento possibile, dobbiamo iniziare una nuova fase costituente che sappia stupire e stupirci».

Domani anniversario dell'Unità dell'Italia - E continua: «Uomini e donne di diversa cultura hanno saputo darci una delle carte costituzionali più belle e più moderne del mondo», ha aggiunto Grasso nel suo discorso dopo l'elezione alla presidenza del Senato. «Nei 152 anni della nostra storia soprattutto nei momenti più difficili abbiamo saputo unirci, superare le differenze, affermare i valori comuni e trovare insieme un cammino condiviso».

Un pensiero a Teresa Mattei - Grasso ricorda Teresa Mattei, scomparsa pochi giorni fa: «dell'Assemblea costituente fu la giovane donna eletta, e per tutta la vita è stata attiva per affermare e difendere i diritti delle donne troppo spesso calpestati».

Il ricordo di Aldo Moro e delle vittime della mafia - Poi il neo presidente del Senato Grasso ricorda in Aula l'anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell'uccisione della scorta. Tra gli applausi dell'intero emiciclo. «A loro va il nostro omaggio deferente e commosso», commenta Grasso che ricorda in Moro «un esempio».

«In Aldo Moro il terrorismo brigatista colpì il dirigente politico che aveva compreso il bisogno e le speranze di generazione della società italiana. Come Moro scrisse: 'il destino di un uomo non è realizzare pienamente la giustizia ma di avere sempre fame e sete di giustizia», dice tra gli applausi dei senatori.

E poi il pensiero alla manifestazione di Firenze: «Oggi migliaia di giovani a Firenze hanno partecipato alla giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia. Vi confesso che mi è molto dispiaciuto non poter essere con loro come ogni anno. Hanno pronunciato 800 nomi di vittime della mafia, persone innocenti uccise nel pieno della loro vita. Il loro impegno, il loro sacrificio, il loro esempio deve essere nostro faro».

Il primo punto in agenda - «Ho sempre cercato verità e giustizia - ha aggiunto Grasso - e continuerò a cercarle da questo scranno, auspicando che venga istituita una nuova Commissione d'Inchiesta su tutte le stragi irrisolte del nostro Paese».

Al termine del suo discorso il neo eletto presidente ha convocato i senatori per la prossima seduta giovedì 21 marzo alle ore 15, quando si dovranno scegliere le altre cariche ai vertici di Palazzo Madama.

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